
L'etichetta "Made in Italy" deve essere tutelata per garantire che le aziende che operano con responsabilità ed etica possano essere distinte e riconosciute. Milano ha lanciato il primo protocollo per il controllo delle pratiche legali ed etiche all’interno dell’industria della moda. L’obiettivo di questo protocollo è sostenere e promuovere principi di trasparenza, uguaglianza e lavoro legale lungo l’intera filiera, monitorando le condizioni lavorative e prevenendo qualsiasi forma di sfruttamento o impiego irregolare.
Questa iniziativa ha visto il contributo del governo, di istituti, università e degli attori chiave coinvolti nella filiera della Moda Made in Italy. Sono in programma lo sviluppo di una piattaforma digitale che identificherà le "aziende virtuose ed etiche". Sebbene il protocollo sia attualmente limitato all’area di Milano e della Lombardia, rappresenta un primo passo significativo verso un’applicazione su scala nazionale.
Abbiamo assistito recentemente a gravi episodi che hanno coinvolto importanti marchi del lusso e alle relative ripercussioni mediatiche. Tuttavia, l’aspetto più importante resta la responsabilità e la trasparenza, valori desiderati sia dai consumatori che dai produttori. Questo cambiamento segna un’evoluzione positiva verso una maggiore responsabilizzazione dell’intero settore moda.